TEMPO DI VETRINE !

Colgo questa splendida occasione per salutarvi e scrivere alcune cose in relazione ad un aspetto del negozio che i più stanno modificando proprio in occasione del cambio di stagione: la vetrina.



A questo elemento, piccolo o grande che sia, releghiamo grandissima parte del nostro marketing. È l'elemento (purtroppo a volte l'unico!)
a cui ci "aggrappiamo" per comunicare a potenziali clienti chi siamo e cosa proponiamo affinché gli stessi ne siano talmente affascinati da sentire l’irrefrenabile bisogno di dovere entrare in negozio ad acquistare, o almeno a provare, il modello esposto.

Nelle mie visite presso i vostri punti vendita a volte però devo dire che noto idee malsane e confusione espositiva tanto da chiedermi se in negozio ci sia un venditore/venditrice o solamente un "dottore" dell'ottica.
Perdonatemi la franchezza, ovviamente nella stragrande maggioranza dei casi non è così. Ma più la concorrenza si fa agguerrita e maggiore deve essere il profilo dell'imprenditore anche sotto il punto di vista del marketing e dell'esposizione; pena: la perdita di clientela e la riduzione dei fatturati.

Per sviluppare questo argomento come si deve, ho scomodato gli uffici marketing e vetriniste dei nostri più importanti brand del lusso (Valentino, Etro, Salvatore Ferragamo) alle quali ho chiesto quali caratteristiche deve avere un allestimento vetrina perchè venga riconosciuta come "valida" secondo i loro dettami.

Prima che qualcuno critichi quanto sotto riportato, sottolineo che questi 3 brand contano in tutto il mondo più di 500 boutique di altissimo profilo posizionate nelle strade e piazze più commerciali e importanti di tutto il mondo e che chi gestisce la loro immagine sono dei/delle manager famose nel loro settore e d'enorme esperienza.

Ecco in linea di massima le principali linee giuda da seguire per allestire vetrine a prova di vendita:


IDEE CHIARE
In base alla tipologia del tuo negozio, si possono distinguere due obiettivi:
  • Commerciale. La vetrina come una cornice che contiene prodotti da promuovere e vendere e quindi guarda quasi esclusivamente all’aspetto di vendita inteso come guadagno.
  • Artistico. La vetrina come un’opera d’arte, qualcosa che sia in grado di mettere in luce la bellezza dei tuoi modelli.

Le due idee non devono essere presenti contemporaneamente a causa del fatto che il visitatore potrebbe esserne confuso.

COERENZA CON L'INTERNO
È bene suddividere la tua vetrina in macro-categorie, ad esempio: uomo, donna e bambino. All’interno di ognuna poi fai ulteriori suddivisioni in base ad altri parametri che possono essere i più svariati come il colore, la marca o la firma, il genere come casual, sportivo, elegante, estroso etc. Fatta la scelta, la stessa suddivisione deve essere riproposta all’interno, in maniera tale che il cliente, appena entra nel negozio, può subito individuare l’area di suo interesse che ha già visto in vetrina e sentirsi a suo agio.



Eventuali GRUPPONI di occhiali con un pericolosissimo "TUTTO A X €" ha il solo scopo di creare "effetto mercatino" e non dovrebbe MAI essere usato perchè comunica al cliente un'abbassamento immediato del valore percepito dei beni raggruppati in tale categoria e del negozio stesso.




SPAZI


Anche in questo caso, la gestione degli spazi dipende dalla tipologia di negozio. Solitamente le vetrine dei grandi negozi sono quasi vuote, al contrario, quelle dei comuni negozi sono sempre piene. Fai sempre attenzione a non far risultare la vetrina troppo caotica. Questo non invoglia il cliente ad entrare, così come anche l’esposizione di più colori, comporta un’idea generale di disordine, usane al massimo una paio.


TEMA


La vetrina a tema cattura maggiore attenzione rispetto ad una che ne è priva. Oltre a sfruttare le classiche ricorrenze (Natale, Pasqua) inventane tu delle nuove legate al mese in corso ad esempio:
-settembre  “back to school” 
-novembre "controllo della vista"
-marzo "arrivo della primavera"
-luglio “tutti al mare” ecc.

Insomma dai libero sfogo alla tua fantasia ma ricorda: il tema è una coreografia, non deve predominare la scena altrimenti gli occhiali perdono d'importanza!


PREZZO
Il prezzo dovrebbe essere indicato con cartellini "discreti" e ben scritti, magari stampati con una calligrafia facile e pulita.
 Le fasce di prezzo esposte rispecchiano la tipologia di clientela che volete maggiormente "invitare": se date rilevanza al prezzo medio-basso non lamentatevi se poi i vostri clienti siano con potenzialità medio-bassa. Il quartiere (povero o ricco), la zona (residenziale o commerciale) oggi non significano niente: per gli acquisti ci si sposta e si "cerca" la proposta che vogliamo. Oggi nessuno sceglie il  negozio perchè "vicino" a casa tranne per gli acquisti dell'ultimo minuto: liquidi e, forse, lenti giornaliere. Per tutto il resto i clienti vanno dove sanno di trovare quello che vogliono.
Io imprenditore (come tutti voi) acquisto le mie scarpe, i miei accessori nei negozi che espongono prodotti di qualità, magari con lo stile che mi contraddistingue o mi interessa in quel momento. Il problema "prezzo" incide quando sono GIA all'interno del negozio che scelgo per i miei acquisti, non prima.
Le proposte indicate in vetrina devono essere presenti anche nel negozio e viceversa; altrimenti entrando, ne rimarrei deluso.


PUNTO FOCALE


Il punto focale è il punto che cattura l’attenzione del cliente. Deve dunque essere la tua guida nell’allestimento della vetrina (ma anche dell’interno). Considera che esso corrisponde a quella zona posta nella parte centrale della vetrina ad un’altezza di circa 1,5 mt. e che ha un diametro visivo di circa 0.80-1 mt.; immagina, per intenderci, un grande cerchio collocato centralmente all’altezza degli occhi. Bene, una volta individuato, colloca nel punto il marchio che rappresenta il tuo punto di forza, la tua identità e lascia libero lo spazio intorno.


ILLUMINAZIONE


Alcuni aspetti da considerare sono: mai luci a terra, in quanto creano delle fastidiose ombre; mai sovrapporre le luci, ma incrociarle; fare in modo che esse evidenzino il punto focale; luci quanto più chiare possibili che non modifichino il colore naturale dei materiali esposti.
La luce giusta evidenzia l'occhiale e le sue cromaticità, ne esalta il carattere e le linee. Al contrario vedo troppo spesso negozianti che non considerano questo aspetto rilevante, con il risultato di vetrine buie, senza vita e deprimenti. Il tutto si riversa immediatamente sull'emotività della vendita facendo apparire gli occhiali come "tutti uguali" 


UNICITA'


Differenziati rispetto alla concorrenza! Metti in vetrina prodotti meno commerciali ma più ricercati, marchi che le grandi catene non trattano, prodotti che anticipano le nuove tendenze. Insomma, cerca di proporre soluzioni estetiche particolari e mai banali. 
Troppo spesso trovo vetrine, tutte identiche, con gli stessi brand e gli stessi temi e sento poi i proprietari lamentarsi che hanno cali di vendite.
Ovvio: gli stessi occhiali li trovano ormai dovunque e la maggior parte li acquistano in internet dopo essere passati per il negozio per provarne calibro e colore impegnando, magari, una venditrice e lasciando un cliente "vero" ad attendere 20 minuti.
Vi ricorda qualcosa?



COLORI


Sfrutta i colori per catturare l’attenzione.
Ripeto, mai più di due per ogni vetrina. Ad esempio, puoi abbinare lo stesso colore in diverse gradazioni, l’attenzione del cliente si focalizzerà sullo stesso in quanto esprime equilibrio; sfrutta insomma i toni caldi, freddi, le gradazioni e l’accostamento cromatico. Il risultato è garantito!
Magari, mentre la vetrina del bambino vede i colori del blu e azzurro, usa il terra bruciata ed il beige per allestire la vetrina del donna elegante creando così un netto passaggio da un tema all'altro senza creare confusione di idee.




CARTELLI E POP


i cartelli dovrebbero sempre essere della giusta dimensione rispetto allo spazio disponibile e dovrebbero permettere la visione dell'interno del negozio stesso. I cartelli non dovrebbero essere di numero superiore a 1 per vetrine piccole, 2 per vetrine medie e 3 per vetrine grandi. I bunner andrebbero usati con estrema parsimonia e SOLO se le tipologie di vetrine lo permettono. Buttare in vetrina un cartello della firma pinco tanto x far vedere che in un qualche cassetto recondito del negozio ci sono ancora 5 pezzi non è il massimo e non da al vostro negozio l'immagine che si merita.

Meglio un prodotto solo con un cartello solo che da rilevanza al marchio stesso, al design e, quindi, al tuo negozio piuttosto che tante proposte con scarsa penetrazione verticale.


E adesso...buon lavoro a tutti !





      

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